Quali futuri scenari deriveranno a partire da oggi per la professione di psicologo? E soprattutto quali saranno gli ambiti innovativi nei quali si cimenterà lo psicologo?
Sembra quasi un paradosso ma gli psicologi, sono aumentati notevolmente negli ultimi anni, per lo meno in Italia, coerentemente con l’aumento della sofferenza psichica, ma non è aumentato il loro utilizzo e secondo i dati Istat quella dello psicologo è una tra le professioni che oggi si può definire a rischio.
Quali futuri scenari deriveranno a partire da oggi per la professione di psicologo? E soprattutto quali saranno gli ambiti innovativi nei quali si cimenterà lo psicologo?
Il Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA), è un disturbo che interessa un determinato dominio di abilità (lettura, ortografia, grafia, comprensione e calcolo) in modo significativo ma circoscritto lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale.
I DSA meglio conosciuti con i termini Dislessia, Disortografia, Disgrafia e Discalculia sono, quindi, disturbi che riguardano lo sviluppo di abilità specifiche e rappresentano un problema ad alta incidenza nella popolazione scolastica, originando molti casi di disagio e abbandono scolastico. Per questo è importante identificare il prima possibile tali disturbi, al fine di poter agire sin dalle fasi iniziali di acquisizione delle abilità funzionali dell’apprendimento.
Dalle recenti ricerche è emerso che difficoltà o rallentamenti nei processi di apprendimento, tali da richiedere interventi personalizzati, sono presenti nel 5 – 10% degli alunni della Scuola Primaria (Stella 2000; Savelli 2002). Secondo la legge 8 ottobre 2010 n.170 (art.3 comma 3) è compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le Scuole dell’infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui all’art7, comma 1. Pertanto un progetto di screening e prevenzione per l’individuazione dei DSA a scuola diventa un intervento di ausilio per le insegnanti, tempestivo ed immediato. Lo screening non ha le pretese di evidenziare in modo inequivocabile un disturbo ma di individuare con buon livello di attendibilità, i soggetti a rischio di un determinato disturbo.
L’intervento precoce riveste un’importanza particolare; è essenziale.
E’ dunque di tutta evidenza quanto intervenire su un tema tanto delicato sia di fondamentale importanza.
L’individuazione precoce dei bambini a rischio è importante sia per prevenire la comparsa e il consolidamento di strategie o meccanismi errati e inefficaci, sia per limitare i danni derivanti dalla frustrazione per l’insuccesso quali: la perdita di motivazione all’apprendimento, la chiusura in se stessi, la bassa autostima e i problemi relazionali.
Attraverso gli interventi ed i contributi che figure professionali come gli psicologi, posso offrire, si spera di poter tracciare una strada che porti ad uno sviluppo più interessante e dinamico per le nostre professionalità iniziando a considerarle in un’ottica innovativa, efficace e sempre più rispondente alle rinnovate esigenze sociali.
Carmen Paulicelli
Psicologa
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