Si parla finalmente di economia della cultura nel nostro Paese, ed in quest'ottica si inserisce la firma del Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini al decreto che da' il via al Sistema Museale Nazionale
Negli anni di Governo del centrodestra valeva la regola del con la cultura non si mangia. Oggi basta vedere i dati per capire che con la cultura si vive meglio e si creano occasioni di lavoro.
Si parla finalmente di economia della cultura nel nostro Paese, ed in quest'ottica si inserisce la firma del Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini al decreto che da' il via al Sistema Museale Nazionale. Il Sistema Museale Nazionale metterà in rete musei pubblici e privati, insieme ad altri luoghi della cultura come parchi e siti archeologici.
Per i musei privati, naturalmente, l’adesione al sistema avverrà su base volontaria, nel rispetto di standard nazionali condivisi con le Regioni: i livelli uniformi della qualità.
Questo Sistema garantirà una forte integrazione per garantire maggiori opportunità di far crescere l’economia della cultura che racconta già sensibili miglioramenti: dai 38 milioni del 2013 ai 50 milioni di visitatori dei Musei italiani nel 2017, aumentati in quattro anni di circa 12 milioni (+31%) e gli incassi, che nel 2017 hanno raggiunto la cifra record di 200 milioni di euro, sono aumentati di circa 70 milioni di euro (+53%).
Questo è l’ultimo di una serie di provvedimenti legislativi che in questi anni hanno rimesso al centro la Cultura nel nostro Paese: Art bonus, credito di imposta al 65% per le donazioni in favore della cultura effettuate da imprese, persone fisiche ed enti non commerciali. Legge per il Cinema e l’audiovisivo con la quale si è creato creazione di un fondo autonomo per il sostegno dell’industria cinematografica e audiovisiva. Incentivi per i giovani autori, per chi investe in nuove sale cinematografiche e per chi preserva dalla chiusura i cinema esistenti. 18 App bonus di 500 euro per i neo diciottenni per acquistare libri, musica e biglietti per l’ingresso a concerti, cinema, teatro, eventi culturali e musei.
Dopo anni di tagli al settore della cultura, il bilancio del Mibact è tornato sopra i due miliardi di euro. Questo risultato ha aperto la strada a nuove assunzioni attraverso un concorso straordinario per antropologi, archeologi, architetti, archivisti, bibliotecari, esperti di promozione e comunicazione, restauratori e storici dell’arte.
Cultura, arte e bellezza non generano ricchezza solo in termini economici. Ogni investimento culturale consolida l’identità di un popolo - conclude Silvestri -. Conoscere le opere di una galleria d’arte, godere di uno spettacolo teatrale, ascoltare un concerto, visitare un museo sono, specie in Italia, un metodo unico al mondo per promuovere un’economia sostenibile, oltre ad integrazione e cultura del dialogo. Dunque con la cultura non solo si mangia, ma è proprio fondamentale per il nostro essere italiani.
Marco Silvestri
Co-Fondatore di Radici
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